Si occupa delle patologie che riguardano il parodonto cioè dell’insieme dei tessuti di sostegno del dente rappresentati da gengiva, osso, cemento e legamento. La parodontopatia (piorrea) è una malattia cronica a lenta evoluzione, estremamente insidiosa per il suo decorso spesso del tutto privo di evidenti segni e sintomi che sollecitino il paziente a richiedere la consulenza dello specialista prima che sia troppo tardi.
Poiché la malattia parodontale è la causa principale di perdita dei denti nell’adulto, cerchiamo di diagnosticarla al suo insorgere, prevenirla e controllarla con cure adeguate fin dai suoi stadi più iniziali come la gengivite. Tecnicamente rimuoviamo le cause della malattia utilizzando uno o più dei seguenti metodi:
– detartrasi (rimozione della placca e del tartaro sopragengivali)
– curettage e levigatura delle radici (consiste nel lisciare le superfici delle radici sotto le gengive, per permettere al tessuto parodontale di aderirvi di nuovo e quindi guarire)
– trattamento dell’occlusione (consiste nel molaggio delle superfici masticanti dei denti, nell’impedire movimenti dentali, nel – bloccaggio d’eventuali elementi mobili, nell’utilizzo d’apparecchi che impediscono il digrignamento, nella correzione degli stress anormali della bocca).
-chirurgia parodontale (effettuata in anestesia locale), serve a correggere i difetti ossei profondi o tasche e a risanare zone in cui è ancora presente l’infezione mediante la tecnica dei lembi).
Laddove esistono le indicazioni è possibile adottare le tecniche di rigenerazione dei tessuti (GTR) al fine di ricostruire i tessuti di sostegno perduti con l’uso di osso e membrane.
In sintesi, i tre obiettivi principali delle varie terapie sono quelli di arrestare l’evoluzione della malattia, creare una situazione anatomica che permetta una facile ed ottimale igiene orale quotidiana da parte del paziente eliminando le tasche e, infine, ricostruire l’osso perduto